lunedì 12 marzo 2012

Wining & Dining

Oggi avevo un off-site con l'ufficio.

Di solito si va a sciare, a fare giochi di gruppo, scalare montagne, puttanate simili per 2-3 giorni.

Non ero aduso a tali tradizioni in Italia, mentre in altri paesi è qualcosa che si usa fare. Ma io sono asociale e non mi piace essere obbligato a passare troppo tempo con colleghi - in effetti ne passo già troppo. Anche se Slavko, Hrundi e Guglielmo Tell sono simpatici e i due capi pure, mi bastano le ore d'ufficio. E anche quelle si potrebbero ridurre.

Però gli altri uffici vanno a sciare a Davos, a Saint Morritz e robe simili, quindi specie il giovine Guglielmo prova invidia. Io me ne sbatto per il motivo di cui sopra. Oltre a non saper sciare.

Quando ero in Francia ho furbescamente evitato un off-site fingendo impegni tergestini, mentre a Praga ho semplicemente detto che non mi frega e sono rimasto in ufficio.

Per fortuna qui sembra che i miei capi condividano la mia filosofia - siete simpatici, ma vediamoci lo stretto necessario.

Così il nostro off-site odierno si è svolto in un edificio di proprietà aziendale e seguito da cena. Basta. Così va bene: mi date del buon cibo e delle bevande alcoliche e posso sopportare. Sorridendo pure.

"Edificio di proprietà aziendale" vuol dire splendida villa con vista su lago, giardino pieno di piante e giardinieri, bar per aperitivi, ristorante (molto figo) con finestre enormi vista lago, sala conferenze per impressionare i clienti, hotel, appartamenti temporanei per i toptop managers ecc....

Qui due immagini:




Arriviamo e il solito Slavko nonostante gli 8 anni di militanza aziendale non è stato mai invitato in questi luoghi e di ciò si lamenta coi due capi. Poi si lamenta "chissà quanto costa tutta sta baracca!". E altri lamenti. Il gran capo per cambiare discorso fa:
"Slavko, how was your weekend?"
"Too short".
Bene.

Passiamo la giornata a dibattere e filosofare intervallati da pranzo (insalata di porri e patate al tartufo con uovo di quaglia, gamberi giganti con mousse di qualcosa e couscous con carciofini seguito da un dolcetto al cioccolato particolarmente gustoso). Slavko: "guarda che spreco, pure le posate d'argento!". Poi fa altri commenti sull'eccessivo lusso e ad un certo punto il capo - diplomatico ma un po' stufo fa: "ma Slavko ricordati che il motto della nostra industria era "Wining & Dining"!"

Poi andiamo a cena. I colleghi e il gran capo prendono carne, mentre io ed il capo pesce (per la cronaca carpaccio di pesce spada e poi filetto di orata con asparagi). Capo guardando la carta dei vini, titubante mi fa: "ma... senti... col pesce vuoi bianco? O ti va bene rosso?"

"Vai col rosso!"pensando "potrei bere anche terrano".

E il brav uomo ordina un Châteauneuf-du-Pape. Bravo capo.

Durante la cena noi 4 stranieri prendiamo per il culo i due svizzeri (capo e giovine Guglielmo) per il referendum sulle ferie a cui hanno votato di no. Però hanno votato si al referendum per fare i box per le puttane dal costo di 2.8 milioni di franchi. Ora non vogliono le ferie ma vogliono le puttane e costruiscono pure i box con soldi pubblici. Mah.

Alla fine dopo il dessert guardiamo la carta dei digestivi e il capo mi fa: "vuoi una grappa? Hanno la grappa Berta che ti ho fatto assaggiare alla cena di Natale e che ti piaceva tanto!". Come rifiutare...

Ah, Wining & Dining... penso che questo sarà il mio prossimo tatuaggio.




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